Cambiamento climatico ed efficienza energetica

Snam contribuisce alla lotta al cambiamento climatico a partire dalle proprie scelte energetiche: nel 2020 il 95,4% del fabbisogno energetico della Società è stato coperto dall’utilizzo di gas naturale.

I principali gas a effetto serra emessi in atmosfera e dovuti alle attività di Snam sono metano (CH4), componente principale del gas naturale, e anidride carbonica (CO2). Le emissioni di metano derivano dal rilascio del gas naturale in atmosfera e sono generate dal normale esercizio degli impianti, da interventi di allacciamento di nuovi gasdotti e di manutenzione degli stessi o da eventi accidentali occorsi sulle infrastrutture, mentre la CO2 prodotta è direttamente correlata al consumo di combustibili. Nel 2020, come lo scorso anno, nelle emissioni dirette è stato valutato anche il contributo derivante dall’utilizzo degli idrofluorocarburi (HFC) negli impianti di refrigerazione (pari a circa 0,001 milioni di tonnellate di CO2eq).

Snam si impegna ogni giorno per contribuire al contenimento delle emissioni climalteranti. A tal fine, la società ha fissato i seguenti target per ridurre le proprie emissioni di gas naturale e di CO2eq Scope 1 e Scope 2:

  • riduzione del 45% delle emissioni di gas naturale al 2025 rispetto al 2015;
  • riduzione del 50% al 2030 di tutte le emissioni di CO2eq dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2), rispetto al 2018;
  • raggiungimento della neutralità carbonica al 2040 di tutte le emissioni di CO2eq dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2).

Nel 2020, le iniziative adottate per ridurre tali emissioni hanno contribuito, globalmente, ad evitare 200.000 tonnellate di CO2eq, valore massimo registrato negli ultimi anni (+12% rispetto al 2019).

Per maggiori informazioni su tali iniziative, si veda il capitolo “Performance del 2020 – Emissioni di gas a effetto serra” della Relazione Finanziaria Annuale 2020.

Per quanto riguarda l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, l’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici di proprietà della Società è aumentata considerando che nel 2020 il numero totale degli impianti ha raggiunto le 2.360 unità (+32% rispetto al 2019) e la potenza installata è aumentata da 1,13 MW a 5,12 MW (+3,99 MW). Tale incremento è attribuibile agli impianti cogenerativi (3,92 MW), all’installazione di nuovi impianti di back-up sulla rete di trasporto gas e a un nuovo impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica.

Snam, inoltre, prevede di aumentare la percentuale di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili al 55% entro il 2030. Nel 2020, la percentuale di energia elettrica verde rispetto all’energia elettrica consumata è stata pari al 49%, risultato molto positivo.

Inoltre, nell’ottica del contrasto al cambiamento climatico e all’efficientamento energetico, si segnalano l’emissione di tre Transition Bond, avvenute rispettivamente nei mesi di giugno e novembre 2020 e febbraio 2021, per finanziare progetti relativi alla riduzione delle emissioni di CO2, allo sviluppo delle rinnovabili, all’efficientamento energetico e allo sviluppo di progetti green sulla base di criteri ambientali, e la nascita di Arbolia, la società benefit creata dalla collaborazione tra Snam e CDP con l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi in Italia entro il 2030, consentendo l’assorbimento di circa 200mila tonnellate di CO2 all’anno e supportando la forestazione nazionale.

Un’altra importante iniziativa volta a contrastare il cambiamento climatico e l’impatto sull’ambiente del Gruppo e dei propri fornitori è Snam Plasticless. L’obiettivo è quello di eliminare tutte le plastiche per gli imballaggi entro il 2023, salvo la quota necessaria per motivi di sicurezza. Nel 2020, la riduzione della plastica risulta essere al 60%, risultato in linea con il raggiungimento del target al 2023.